Conoscere Marsiglia attraverso i gialli di Jean-Claude Izzo
Jean-Claude Izzo: trilogia marsigliese ma non solo
Dalla trilogia marsigliese di Jean Claude Izzo alle sue opere più importanti, ecco cosa vale leggere del grande scrittore e sceneggiatore francese.
Indice dei libri di Jean-Claude Izzo recensiti in questo articolo :
È sempre così: le città portuali godono di un fascino tutto loro e le loro sorti, in un modo o nell'altro, sono sempre legate ai traffici che brulicano intorno ai moli, frequentati da genti di ogni sorta, affaccendate in traffici di ogni tipo, leciti e meno leciti. Questo è il fascino dei porti e la Marsiglia di Jean Claude Izzo non poteva che rifarsi a questa iconografia, resa ancora più vivida dal lucido punto di vista del suo alter ego, Fabio Montale, indimenticabile protagonista della trilogia a lui dedicata.
“Marsiglia non è una città per turisti. Non c’è niente da vedere. La sua bellezza non si fotografa. Si condivide. Qui bisogna schierarsi”. In questa citazione dello scrittore, c'è tutto l'amore e la passione per la città francese, seconda metropoli del paese e base operativa della mafia locale, che negli anni 70 qui raffinava fino all'80% della droga inviata negli Stati Uniti.
Una città che Izzo ci restituisce esattamente per com'è, dura, violenta, scossa da fremiti di razzismo e in mano alla malavita, ma forse proprio per questo, brulicante di umanità. Discutibile forse, ma pur sempre densa e vivace.
Jean Claude Izzo e Marsiglia, infatti, sono un tutt'uno. La città fa sempre da scenografia ai suoi romanzi, scritti con il classico stile dei libri gialli, secco, tagliente, lucido, ma al tempo stesso abbastanza complesso da dar vita a un gioco di specchi, che può lasciare disorientati.
Allo scrittore è ascritto il primato di aver fondato un nuovo genere letterario, il noir mediterraneo, che condivide con il filone originario le tematiche e le atmosfere, ma le trasferisce nel sud Europa, in una città affacciata sul Mediterraneo, crocevia e meta di traffici leciti e illeciti, come si addice a tutte le città portuali. Altri esponenti di punta di questo genere, sono Montalbán, Camilleri e Carlotto.
In una sola parola, Marsiglia. Il cui fascino risiede proprio in quei porti, che richiamano lavoratori e contrabbandieri, provenienti dai più disparati angoli di mondo. Un mondo che Izzo ci racconta con disincanto e una punta di pessimismo.
Jean Claude Izzo e la sua Marsiglia
Se come dice l'autore Marsiglia non è una città per turisti, è pur vero che è proprio nei suoi piccoli dettagli che si nasconde il suo vero fascino: la luce dell'estate, il volo dei gabbiani sul porto, l'odore di salsedine, il profumo di prelibatezze mediterranee, nate dalla fusione di tante tradizioni culinarie, che qui si sono incontrate e riconosciute come appartenenti alla stessa matrice.
Dal lusso di Boulevard Longchamp al popolare quartiere Panier, i personaggi di Izzo vi porteranno a spasso nella Marsiglia più vera, quella che profuma di pastis e menta, ma sopratutto vi incoraggeranno a fare un viaggio nella vostra anima, perché alla fine, come Fabio Montale, abbiamo un po' tutti bisogno di fare pace con noi stessi.
Ci riusciremo? Questo non è dato sapere, ma di sicuro vale la pena farvi prender per mano dai protagonisti dei libri di Jean Claude Izzo e lasciarvi trasportare dal ritmo delle sue parole.
I Libri di Jean-Claude Izzo
Questo romanzo, pubblicato nel 1995, dà il via a due eventi distanti, ma correlati fra loro: da una parte, nasce il cosiddetto “noir mediterraneo”, dall'altra viene dato il via alla trilogia dell'autore, a cui seguiranno “Chourmo” e “Solea”.
Protagonista della trilogia è Fabio Montale, come l'autore, figlio di immigrati italiani e poliziotto animato da una profonda empatia per i diseredati, che persegue, ma non giudica. La trama ruota intorno all'omicidio di due vecchi amici di Montale, che non può far altro che mettersi alla caccia dell'assassino e finire invischiato in una storia fatta di uomini, arrivati nella città francese per trovare un futuro migliore e finiti in mano alla mafia marsigliese.
Non è un caso, infatti, che l'immigrazione sia il tema cardine del romanzo, che si snoda fra il porto e la cité, il quartiere che negli anni ha accolto le varie ondate di immigrati italiani, magrebini e subsahariani. Ma tra le pagine trova posto anche la cultura marsigliese, declinata nelle sue varie sfumature, dalla cucina necessariamente meticcia, alla malavita, che in questa città è cresciuta a dismisura. Un inizio promettente, per una trilogia che ha appassionato gli amanti del genere noir e non solo. Se ti interessa a questo link puoi trovare Casino Totale
Secondo libro della trilogia di Izzo, pubblicato nel 1996 questo romanzo intriga fin dal titolo: cosa significa Chourmo? Ce lo spiega Montale stesso: è una parola provenzale che significa ciurma, ma evoca molto di più di un semplice equipaggio. Chourmo è uno stato d'animo, è la voglia e la capacità di unirsi, al di là delle religioni, del colore della pelle, della classe sociale. Chourmo è essere uno per tutti e tutti per uno, senza tenere conto di colpe, peccati e reati. Insomma, è l'unico modo per evitare la classica guerra fra poveri e darsi una chance in più.
La trama prende le mosse dal classico omicidio, ma in questo caso pare essere solo l'escamotage per portarci in una Marsiglia ancora più dura della precedente, quella in cui la malavita spadroneggia, forte dell'adesione incondizionata di chi, reietto da sempre, non ha altri santi a cui appellarsi. Ecco ancora il tema dell'immigrazione , soprattutto magrebina, vessata, illusa e abbandonata dopo il crollo dell'impero coloniale, che fatica a trovare un suo posto e una sua identità in una Francia sempre troppo concentrata su se stessa. Ma detto ciò, il romanzo è avvincente, al pari del primo, e vi offre un'altra possibilità di attraversare la solita Marsiglia, sempre sospesa fra bellezza e violenza.
Uscito nel 1998, questo è il romanzo che mette fine alla trilogia marsigliese di Jean Claude Izzo, dedicata al poliziotto Fabio Montale. Duro, disincantato e pessimista, il romanzo trasuda sconfitta da tutti i pori. Il poliziotto ha abbandonato il distintivo, lavora nel bar di un amico e ha perso l'amore della sua vita, quando all'improvviso riemerge una donna del passato, acuta giornalista, in procinto di denunciare la commistione fra mafia politica, polizia e alta finanza.
Braccata dalla malavita, la donna chiede aiuto al suo vecchio amico, che non potrà fare a meno di tentare di aiutarla. Ovviamente non sveleremo il finale, ma sappiate che sarà desolante e malinconico come tutta l'opera. Sullo sfondo, la solita Marsiglia, che mai come in questo romanzo è dura, corrotta e dilaniata da un razzismo sempre più bieco ed esplicito. Un libro da leggere, senza se e senza ma.
A differenza dei romanzi della trilogia, questo non è un giallo, ma un viaggio introspettivo nell'animo di un uomo, provato dalla vita, che si mette in viaggio verso sud, per tornare nella sua Marsiglia prima di morire.
L'uomo è un individuo come tanti, che però, a causa di varie vicissitudine, diventa un barbone e si lascia vivere fra le strade e le stazioni del metrò di Parigi. Ma dopo la morte per freddo di un suo amico clochard, decide che, se deve morire, tanto vale farlo al caldo, nella sua Marsiglia, la città in cui ha conosciuto il suo primo, vero amore. Un viaggio nello spazio e nel tempo, durante il quale Izzo, per voce del suo protagonista, ci svela cosa si nasconde dietro la solitudine e le difficoltà degli ultimi.
Un romanzo potente, l'ultimo dell'autore, scomparso a soli 55 anni, che trasuda malinconia e nostalgia da ogni riga. Un libro che fa pensare e riflettere su quell'umanità che, troppo speso, non vogliamo vedere.
Jean Claude Izzo ci ha lasciato troppo presto e ha lasciato orfani i suoi estimatori. Per consolarli, ecco quindi una raccolta di inediti, che ruotano intorno ai 3 temi tanto cari allo scrittore: Marsiglia, il mare e il noir mediterraneo.
Marsiglia con i suoi contrasti, a volte davvero spietati, è la città che ha fatto da sfondo a tutta la sua produzione, tanto che nessuno meglio di lui è riuscito a svelarne la sua anima più profonda, fatta di contrasti, violenza, ma anche di infinita umanità, anche quando sopra le righe; il mare, davanti al quale tutti i suoi personaggi, prima o poi si ritrovano a fare i conti con la loro esistenza, i loro dubbi, i loro sbagli; e il noir mediterraneo, con un pensiero personale per Fabio Montale, il flic della sua apprezzatissima trilogia, che in qualche modo ha rappresentato il suo alter ego, per mezzo del quale Izzo ha potuto esprimere i suoi valori e l'amore per Marsiglia.
Come tutte le raccolte potrebbe sembrare incompleta, ma chi conosce l'autore non potrà fare a meno di cogliere la struggente nostalgia, tipica dei suoi romanzi, per un mondo che ama disperatamente e che per il quale, forse, non basta una vita per poterlo vivere appieno.
Jean Claude Izzo e Marsiglia vi aspettano. Non fateli aspettare.
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