L'Occhio del Fotografo di Michael Freeman, il manuale più completo sulla composizione

"L’occhio del fotografo" di Michael Freeman è il manuale maggiormente utilizzato da coloro che si stanno avvicinando alla fotografia.
Come mai proprio questo libro è considerato un po’ da tutti uno dei migliori manuali di fotografia in circolazione?
Forse la ragione principale è che con L’occhio del fotografo Michael Freeman non fornisce una serie di consigli tecnici su come utilizzare una fotocamera, ma mira ad un obbiettivo molto più ambizioso: quello di allenare il vostro occhio fotografico.
Con questa espressione si intende la capacità di saper vedere, nella realtà che vi circonda, delle immagini che si possano tradurre in fotografie corrette e piacevoli da guardare. Non solo: oltre a saper “vedere” delle immagini, avere l’occhio del fotografo vuol dire anche saperle organizzare.
Stiamo parlando proprio della “composizione fotografica”, l’oggetto del manuale di Michael Freeman.
Vediamo nel dettaglio cosa ci insegna L’occhio del fotografo partendo da qualche cenno sull’autore. Leggete l’articolo, se poi pensate che questo manuale possa fare per voi, potrete acquistarlo su Amazon cliccando su questo link.
Se invece pensate che questo manuale non faccia per voi, potete trovare altri suggerimenti in questo articolo sui migliori libri e manuali di fotografia.
Chi é Michael Freeman?

Michael Freeman, fotografo inglese nato nel 1945, ha avuto una lunga carriera internazionale ed é in assoluto uno dei divulgatori e scrittori più importanti in ambito fotografico.
Basti pensare che i suoi 67 libri di fotografia hanno venduto più di tre milioni, di copie in tutto il mondo, un risultato incredibile per questo settore.
L’occhio del fotografo é infatti solo uno dei molti libri scritti da Michael Freeman. Della stessa serie fanno anche parte La mente del fotografo e La visione del fotografo, entrambe letture molto interessanti da prendere in considerazione come step successivo rispetto a L’occhio del fotografo.
Michael Freeman si è laureato in geografia all’Università di Oxford, ed ha iniziato la sua carriera fotografica durante alcune ricerche antropologiche fatte per i suoi studi.
Ha collaborato per molti anni con lo Smithsonian Institute, e le sue fotografie sono state pubblicate su alcune delle riviste di fotografia più importanti a livello mondiale: Time, Life, Condé Nast Traveller, e Geo.
Se volerne sapere di più sull’autore, potete dare un’occhiata al suo sito internet.
Di cosa tratta "L’occhio del fotografo"?
L’occhio del fotografo é un manuale di circa 190 pagine, suddiviso in 6 capitoli, ognuno dei quali tratta un diverso aspetto della composizione fotografica.
Il libro è scritto in maniera semplice e comprensibile a tutti, e le spiegazioni sono sempre affiancate da foto ed esempi che consentono di comprendere meglio i concetti espressi.
Lo scopo del manuale é quello di analizzare il processo di creazione delle fotografie, mostrando come i fotografi professionisti compongono le immagini in base a precise intenzioni, stati d’animo e capacità.
Grazie a questo percorso, si possono apprendere e perfezionare diverse tecniche per inquadrare al meglio un soggetto.
Capitolo 1 – L’inquadratura
L’arte di saper inquadrare una scena correttamente, in modo da trasformarla in una bella fotografia, dipende fondamentalmente da due fattori: la conoscenza dei principi e delle regole della composizione, e l’esperienza acquisita scattando molte foto.
Insieme, questi due elementi creano il cosiddetto occhio fotografico, cioè la capacità di guardare le cose in un modo particolare che consente di riconoscere il potenziale fotografico di una scena.
In questo primo capitolo, Michael Freeman sviscera tutti gli elementi che concorrono a determinare un’inquadratura corretta: le potenzialità dinamiche dell’inquadratura, la sua forma, come ritagliare e riempire un’inquadratura, come gestire al meglio la linea dell’orizzonte, come creare e sfruttare l’effetto “doppia cornice”.
2 – Elementi di composizione
Secondo Freeman, la composizione é essenzialmente organizzazione : consiste nell’ordinare tutti i possibili elementi grafici all’interno di un’inquadratura.
Conoscere le tecniche compositive più comuni é fondamentale per un fotografo, sempre tenendo in considerazione che queste regole non devono diventare dogmi.
I principi della composizione possono essere infranti, ma certamente non ignorati.
I temi affrontati in questo capitolo da Freeman sono i seguenti: Il contrasto, uno degli elementi piú importanti della fotografia, si esso di colore, di luce, di toni, di significato; La teoria della Gestalt, che si basa sul principio psicologico per cui l’immagine globale assume un significato superiore rispetto alla somma dei singoli elementi dell’immagine stessa; il concetto di bilanciamento, ovvero l’annullarsi delle forse opposte che compongono una foto, che si compensano creando armonia ed equilibrio; la tensione dinamica, ovvero la capacità di una fotografia di tenere viva l’attenzione dello spettatore grazie alla struttura dei suoi elementi; il rapporto fra figura in primo piano e sfondo; il ritmo; I motivi e la texture; la prospettiva e la profondità; lo sguardo e l’interesse, il contenuto forte ed il contenuto debole.
3 – Elementi grafici e fotografici
Con questo capitolo si entra in un ambito un po’ più tecnico e si vanno ad analizzare I vari elementi grafici che compongono una fotografia.
L’elemento grafico più semplice, ed anche più importante in una fotografia, è il punto. La sua importanza é dovuta al fatto che ha la capacità di attirare l’attenzione. Ad un livello superiore si trovano le linee, utili a guidare lo sguardo dello spettatore all’interno dell’immagine. Infine le figure, capaci di comporre gli elementi di un’immagine in una struttura ordinata.
Freeman entra nel dettaglio di come questi elementi grafici possano aiutare a comporre fotografie, affrontando i seguenti temi : Il punto, e più nello specifico il punto di interesse, cioè dove collocare il soggetto principale della foto e verso il quale si vuole attrare l’attenzione dello spettatore; l’utilizzo nella stessa foto di due o più punti d’interesse; l’utilizzo di linee diagonali o verticali nella composizione di una foto; l’utilizzo di curve; come la direzione dello sguardo dei soggetti abbia un ruolo essenziale nella foto; l’utilizzo di forme come triangoli, cerchi e rettangoli; l’importanza dei vettori, cioé elementi grafici che creano dinamismo, dando movimento all’immagine; la messa a fuoco; l’effetto mosso; l’importanza della scelta dell’obiettivo nel determinare le caratteristiche geometriche di una fotografia; infine l’esposizione, uno dei concetti in assoluto più importanti della fotografia. ( Puoi leggere questo articolo per approfondire il tema dell'esposizione )
4- Comporre con luce e colore
La distribuzione dei toni e dei colori è un altro aspetto fondamentale della composizione fotografica.