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I migliori libri da leggere prima di un viaggio a Parigi


libri ambientati a parigi


Cercate libri su Parigi? Non fermatevi alle guide di viaggio: anzi, non c'è niente di meglio di romanzi storici e saggi per ripercorrere la storia di una città che ha davvero molto da raccontare.

 

Indice dei libri su Parigi recensiti in questo articolo


 

Per Parigi, Enrico IV si convertì al cattolicesimo, pronunciando la celebre frase “Parigi val bene una messa”. Certo, lui doveva salire sul regno di Francia, ma non c'è dubbio che Parigi valga qualsiasi sacrificio. La capitale francese è la città in cui tutti vorrebbero andare, anche senza un vero perché. Ed è la stessa città da cui tutti tornano innamorati, anche senza saper spiegare cosa ha suscitato tutto quell'amore.


Sarà il fascino del sole che tramonta dietro la Tour Eiffel o i tavolini dei bistrot ai quali gustare croissant ed omelette. Sarà l'atmosfera intellettuale di Montmartre o la ricchezza di musei come il Louvre. Sarà la pace dei Giardini di Tuileries o il frastuono delle auto che corrono lungo i boulevards. Non importa. Il fatto è che va visitata, almeno una volta nella vita.


E se non vi possibile correre a prenotare un biglietto aereo, potrete di sicuro leggere uno di questi libri. I libri di viaggio sono un'ottimo modo per viaggiare con la mente. Non sarà come camminare per le vie della capitale francese, ma di sicuro è un modo per scoprire qualcosa in più di questa città multietnica, che per secoli è stata il vero centro del mondo.


7 libri su Parigi


Non meravigliatevi se fra questi 7 libri su Parigi troverete romanzi storici, dettagliate ricostruzioni giornalistiche e racconti scabrosi: Parigi li merita tutti!


Pronti ad entrare nell'olimpo della letteratura? Fra tutti i libri ambientati a Parigi, questo è un vero capolavoro senza tempo! Non lasciatevi scoraggiare dall'imponente numero di pagine: non avrete migliore occasione per ripercorrere da vicino i drammatici accadimenti che sconvolsero la capitale francese dal 1815 al 1833.

Definirlo romanzo è quasi riduttivo: pubblicato nel 1862, I Miserabili è un affresco a tutto tondo sulla condizione umana, indagata attraverso la vita dannata dei suoi personaggi, le cui vicende si intrecciano in modo sublime con la storia della città. Dalla Battaglia di Waterloo all'insurrezione repubblicana del 1832, quando la popolazione di Parigi si diede appuntamento sulle barricate, Victor Hugo vi trascinerà in un susseguirsi di colpi di scena, senza mai allontanare la lente di ingrandimento dai suoi personaggi, che a distanza di tanti anni riescono ancora a restituire una profonda modernità. Epico, magistrale e, considerata l'epoca in cui è stato scritto, rivoluzionario.


Il collettivo letterario bolognese ci ha abituati a racconti corali, nei quali la moltitudine di personaggi, pur nella loro complessità, sono solo il mezzo per far parlare il vero protagonista dei loro romanzi: la Storia, quella con la s maiuscola, quella in grado di muovere popoli e ideali.

I Wu Ming adorano le rivoluzioni, non è un mistero, e questa volta ne approfittano per portarci nella Parigi giacobina, di cui ripercorrono gli avvenimenti occorsi fra la decapitazione di re Luigi XVI nel 1793 e la resa del popolo parigino, solo due anni più tardi. Una cavalcata negli ideali della Rivoluzione Francese, resa ancora più coinvolgente dalla conduzione, affidata ai pensieri e alle emozioni dei personaggi che, pur non essendo i veri protagonisti degli eventi storici, sono coloro che li hanno realmente vissuti. Volevate capire da dove nascesse l'innata propensione dei parigini alla ribellione? Leggete questo libro e lo capirete!


Questo libro ambientato a Parigi , vincitore di numerosi premi letterari, è un romanzo sulla frattura emotiva, provocata dalla percezione di chi realmente siamo e da come ci vuole la società, e sulla fatica di gestire l'ipocrisia imperante, soprattutto quella degli ambienti borghesi.

La vicenda si snoda in un condominio situato in Rue de Granelle, un'elegante strada della capitale francese, ricca di negozi esclusivi e abitata da famiglie facoltose, in cui si nascondono le due protagoniste della storia. Nascondono è la parola giusta, perché sia la portinaia, Renèe, sia la figlia di un ministro, Paloma, sono ben più di ciò che mostrano al mondo, dal quale hanno deciso di astrarsi. Per motivi diversi, le due protagoniste femminili hanno infatti deciso di celare la loro vera natura, rassegnandosi a mostrare ciò che ritengono che la società si aspetti da loro.

Un libro che ci parla dell'ipocrisia di alcuni ambienti e dell'incapacità di adattamento di coloro che, dotati di una sensibilità fuori dal comune, vedono oltre le apparenze e non riescono a perdonare la mancanza di autenticità di chi li circonda. Coinvolgente e, come suggerisce il titolo, elegante.


Se volete conoscere meglio Parigi, non potete esimervi dall'approfondire il carattere dei suoi abitanti, che da sempre affascinano per il loro spirito indomito e ribelle. Tra i libri ambientati a Parigi, questo si pone a metà strada fra una rassegna di articoli di stampo giornalistico e una guida ricca di fotografie, in grado di restituirvi la vera anima della capitale francese.

The Passenger Parigi fa parte di un nuovo progetto della casa editrice Iperborea, che mira a raccontare le principali destinazioni turistiche attraverso le parole di chi questi luoghi li conosce bene e ne racconta gli aspetti più peculiari. Nel caso di Parigi, quindi, non potevano mancare i resoconti sui cortei dei gilet gialli, l'attentato al Bataclan e le problematiche di un'integrazione che, partita da lontano, vive ormai la sua seconda e terza generazione. Un modo alternativo per andare alla scoperta della Ville Lumière, letta attraverso le tensioni sociali che l'attraversano.


Non è un romanzo, né una guida, ma se vi affascina Parigi, questo libro vi consentirà di conoscerla meglio. Con lo stile sobrio e asciutto che lo contraddistingue, il grande giornalista vi condurrà per mano nei luoghi meno conosciuti di una Parigi che va dal Medioevo al 900. Ma non aspettatevi una descrizione di fatti storici o di monumenti più o meno rinomati. No, andrete alla scoperta della capitale francese ripercorrendo i drammi, le storie dimenticate e le tragedie umane di personaggi e luoghi più o meno famosi.

Da Maria Antonietta a Verlaine, da Montmartre al teatro del Grand Guignol, preparatevi ad un viaggio attraverso violenze, omicidi e tragedie umane legate per sempre al destino di una capitale europea che, sebbene oggi non sia più il centro del mondo, non manca di ricordare il suo glorioso passato.


Se avete voglia di farvi quattro risate, questo è il libro che fa per voi. Anzi, per la precisione i 6 libri che fanno per voi. Di cosa parlano? Delle bizzarre vicende in cui si trova invischiato il protagonista, Benjamin, che qualsiasi cosa accada si ritrova sempre nella scomoda posizione di apparire come il colpevole, dotato di movente e senza alcun alibi per discolparsi. Insomma, come lui stesso ammette, il perfetto capo espiatorio.

Ma Benjamin non è solo: in questi gialli in salsa comica, troviamo anche i suoi fratelli e le sue sorelle, tutti figli della stessa madre (che non abita con loro) e di padri diversi (non pervenuti) e un cane epilettico e puzzolente. Insomma, una tribù anticonvenzionale e divertente, che ogni giorno esce dalla ferramenta in cui abita per affrontare un mondo dal quale è possibile proteggersi solo a patto di restare uniti. Ecco, se proprio si vuole trovare una morale nei libri di Pennac, non può essere che questa.


Questo libro ambientato a Parigi o si ama o si odia. Non possono esserci mezze misure. Non è un romanzo, non è la classica autobiografia e non è nemmeno un diario. Al contrario, è una sorta di flusso di coscienza, in cui è facile perdersi. O ritrovarsi, a seconda delle proprie inclinazioni.

Henry Miller è uno scrittore anticonvenzionale e antiborghese, tratti che non tende a nascondere e che trapelano fin dalle prime righe. Nelle quasi 300 pagine del libro emerge la Parigi dei diseredati, piena zeppa di locande malfamate, alberghi da quattro soldi e locali infimi, frequentati da prostitute e alcolizzati.

Ma soprattutto emerge una visione della vita che assomiglia molto a quella dei bohémien e forse, anche per questo, oltre che per lo stile di scrittura, Henry Miller fu guardato con molto rispetto dai futuri scrittori della Beat Generation. Sia come sia, un libro potente, ma difficile da digerire.


Come avrete capito, questi titoli non ricadono in nessun modo sotto la categoria guide turistiche, ma fidatevi: nessuna Lonely Planet saprà raccontarvi in modo altrettanto magistrale le atmosfere e la storia della Ville Lumière!


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