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Fotografi famosi : i più influenti di sempre



Conoscere i fotografi che hanno fatto la storia della fotografia è un passaggio quasi obbligato per chiunque voglia imparare ad apprezzare e creare immagini di qualità. Per questo abbiamo redatto una lista dei fotografi famosi che pensiamo sia essenziale conoscere.

 

Indice dei contenuti :


- I grandi classici - I maestri della fotografia


- Henri- Cartier Bresson

- Robert Capa

- Ansel Adams

- Robert Doisneau

- Man Ray


- I fotografi contemporanei


- Sebastiao Salgado

- Steve McCurry

- Elliot Erwitt

- Martin Parr

- Stephen Shore


- I fotografi di moda


- Helmut Newton

- Richard Avedon

- Irving Penn


- I fotografi italiani


- Gianni Berengo Gardin

- Franco Fontana

- Ferdinando Scianna

- Luigi Ghirri


 

I fotografi più famosi di sempre, la lista definitiva


Come tutte le liste, la selezione fatta è puramente soggettiva ed inevitabilmente limitata. Anche l'aggettivo "famosi" è probabilmente riduttivo ed un po' semplicistico, ma forse utile a racchiudere una vasta di gamma di fotografi che vale assolutamente la pena conoscere. I nomi selezionati hanno scattato immagini che sono state capaci di toccare la sensibilità di milioni di persone intorno al mondo, ed hanno lasciato una traccia indelebile nella storia della fotografia.


Di una cosa siamo sicuri : approfondite la vostra conoscenza di questi fotografi, e vi innamorerete ancora di più della fotografia!

I grandi classici : I maestri della fotografia


In questa prima sezione includiamo i nomi dei fotografi che devi assolutamente conoscere, veri e propri protagonisti di quello che è stato il secolo d'oro della fotografia, il Novecento. Le loro fotografie hanno stabilito canoni estetici che sono ancora influenti, se non predominanti, nel linguaggio fotografico attuale. Lo studio e la conoscenza di questi fotografi e dei loro libri rappresenta un passaggio importante nel percorso di chiunque sia appassionato di fotografia.


Henri Cartier-Bresson


Henri Cartier Bresson fotografo

Cartier-Bresson può essere considerato il padre fondatore della street photography, la fotografia di strada. Accompagnato dalla sua fedele Leica, era un maestro nel comporre linee ed elementi grafici che sia allineavano armonicamente per dare vita ad immagini al tempo stesso poetiche e reali. Cartier-Bresson coglie l’attimo, scatta all’improvviso, selezionando degli attimi di vita che possono apparire scontati, ma in cui Bresson sembra sempre vedere un significato più profondo. Si dedica anche alla fotografia di guerra, ed ai ritratti riuscendo ad immortalare volti famosi come quelli di Marie Curie, Picasso e Matisse. Cartier-Bresson ha contribuito a definire un nuovo genere di fotografia, ma è stato anche plasmato da innumerevoli influenze (in particolare, la pittura surrealista). Se si è appassionati di fotografia, è impossibile non avere già sentito parlare di Cartier-Bresson : la sua influenza su quest’arte è stata così importante da valergli l’appellativo di “Occhio del secolo”. Il suo libro di fotografia il "momento decisivo" riassume i principi della sua arte ed é probabilmente il libro di fotografia più importante del Ventesimo secolo. Nel 1945 fotografò la liberazione di Parigi con un gruppo di giornalisti professionisti e poi girò il documentario Le Re tour (Il ritorno). Nel 1947, con Robert Capa, George Rodger, David 'Chim' Seymour e William Vandivert, fondò la Magnum Photos.

Robert Capa


Robert Capa fotografo guerra

Robert Capa sicuramente non ha bisogno di presentazioni: è il primo vero fotografo di guerra, un avventuriero che non ha esitato ad attraversare campi minati e a gettarsi dagli aerei con il paracadute.

Nato in Ungheria come Endre Friedmann, fu testimone dell'ascesa di Hitler, che lo portò a trasferirsi a Parigi, dove incontrò e iniziò a lavorare con Gerda Taro. Insieme lavorarono sotto lo pseudonimo di Robert Capa e diventarono fotoreporter. Capa ha partecipato come reporter a ben cinque conflitti armati: la guerra civile spagnola (1936-1939), la seconda guerra sino-giapponese (1938), la Seconda guerra mondiale, la guerra arabo-israeliana (1948) e la prima guerra d'Indocina (1954). Capa era un uomo affascinante, un amante del pericolo e delle donne, ma le sue foto raccontano un altro tipo di emozione. Gli scatti documentano sofferenza, solitudine, dipingono la follia latente dei soldati costretti nelle trincee e la disperazione di chi decideva di correre allo scoperto, pur conoscendone le conseguenze. Non c’è molta speranza negli scatti che ritrae; Capa non idealizza la guerra perché ne conosce gli orrori. Afferma esplicitamente di odiare la guerra: “Il desiderio più fervido del fotografo di guerra è la disoccupazione. Non è sempre facile stare in disparte e non poter fare nulla, se non registrare la sofferenza che ci circonda”.

Ansel Adams


Ansel Adams